Editoriale
Aspettando la nuova competizione elettorale
Il primo sodaliziono sperimentale strutturato
tra un movimento espressione (in parte) anche della medicina
di famiglia e la politica parlamentare non è riuscito
a valicare nemmeno la soglia del seggio elettorale. Parliamo
dellaccordo stretto da Mario Falconi, vulcanico segretario
Fimmg, per nome e per conto del movimento Salute e Democrazia
e lUdeur di Clemente Mastella.
Molte speranze erano state riposte in questa alleanza.
Secondo Falconi il movimento aveva sperato così di potere
incidere nel nostro Sistema sanitario per adeguarlo ai tempi
e portarlo più vicino ai bisogni dei cittadini.
Ma lapprossimarsi delle elezioni politiche, con tutte
le conseguenze che ciò comporta, ha evidentemente modificato
le condizioni iniziali e ha impedito allUdeur e al suo
segretario di dare al movimento
le garanzie che aveva chiesto.
Se quelle garanzie necessarie si traducessero in
seggi elettorali, in concrete proposte di riforma, di governo,
di salute pubblica o di finanziamento poco importa: ciò
che si rileva è che una collaborazione strutturata tra
forze mediche e forze puramente politiche non ha retto alle
pressioni e tensioni pre-elettorali.
Un segnale, questo, comunque utile per la comprensione della
legislatura che si prepara per chiunque siederà negli
emicicli istituzionali come maggioranza e come opposizione.
È chiaro che le ristrettezze di bilancio, evidenti anche
dagli ultimi conti in tasca fatti alla politica dalla magistratura
contabile, mineranno alle fondamenta qualsiasi tentativo di
nuovo investimento nel sistema delle cure pubbliche, a meno
che non si porti avanti in parallelo una rigorosa ed innovativa
opera di risanamento. È altrettanto palese che la sanità
si conferma tra i contenuti più sensibili e considerati
sia dallelettorato di destra sia da quello di sinistra,
per questo si vanno concentrando interessi, intenzioni e richieste
di garanzie che travalicano lo spazio di attenzione che la politica
ha concesso al settore sanità fino a questo momento.
Falconi, dopo laddio allUdeur, promette e minaccia
di rafforzare il movimento e il suo progetto, radicandolo stabilmente
in tutto il territorio nazionale, rendendolo libero di partecipare,
nelle forme che esso riterrà più opportune, a
tutte le competizioni elettorali che ci aspettano. Ma più
importante, a nostro avviso, sarà quanta forza, quante
idee e quante pratiche radicalmenteno innovative, medici e cittadini
insieme sapranno portare allattenzione generale, rispetto
ai diritti e alle garanzie future per la salute e per la professione
medica. Un passo avanti, a lato, e un gradino più in
alto, rispetto al partito dei medici, e ai medici dentro i partiti.