M.D. numero 13, 18 aprile 2007

Esperienze
Spesa sanitaria: primo nucleo Asl antispreco


Due diversissime iniziative dalla Regione Basilicata, ma che danno un affresco delle criticità inerenti l’erogazione dell’assistenza sanitaria. La prima ha come protagonista la Asl n. 5 di Montalbano Jonico che ha costituito il primo “Nucleo aziendale antispreco”, un organismo di ulteriore controllo che ha l’obiettivo di garantire qualità e sicurezza al paziente. Ma, guarda caso, nella équipe costitutiva non è contemplata la partecipazione di alcun Mmg. L’altra iniziativa è partita dai medici di medicina generale aderenti al sindacato Snami ed è rivolta a contrastare la cronica inadempienza dei colleghi ospedalieri e specialisti pubblici nella prescrizione dei farmaci sul ricettario regionale. A nulla sembrano essere servite al riguardo le delibere della Giunta Regionale


Il primo “Nucleo aziendale antispreco” d’Italia in campo sanitario è stato costituto in Basilicata e specificatamente nell’Azienda sanitaria n. 5 di Montalbano Jonico. Secondo quanto elencato dalla delibera istitutiva, la neonata struttura dovrà: “individuare aree di criticità organizzative ed eventualmente carenze di sistema per la conseguente attivazione di percorsi di miglioramento; individuare, collaudare, validare e diffondere uno strumento di rilevazione degli sprechi a livello aziendale; costruire una banca dati empirica aziendale degli sprechi al fine di prevenirne ulteriori eventi generativi; coinvolgere gli operatori e sensibilizzarli a tale tema con l’obiettivo finale di garantire qualità e sicurezza al paziente”. La speciale “équipe investigativa” è composta da 2 collaboratori amministrativi, dal dirigente della Unità operativa del controllo di gestione, dal farmacista dirigente, dal dirigente dell’Unità operativa del Centro di salute mentale, dal dirigente di un distretto e dalla segretaria regionale di Cittadinanzattiva, quale rappresentante di un organismo a tutela dei cittadini. Tutti i componenti del Nucleo non percepiranno nessun compenso aggiuntivo per la copertura di questa mansione.

Le critiche


Le critiche a questo nuovo organismo non si sono fatte attendere. Il rappresentante aziendale della Fimmg, Antonio Divincenzo, ha sollevato la questione del mancato inserimento di un rappresentante dei Mmg. “È mai possibile - ha sottolineato - una politica e una prassi di lotta allo spreco senza tener conto del punto di vista di chi lavora nel territorio, al fianco dei pazienti, e si confronta quotidianamente con l’ospedale, con le modalità di erogazione dei servizi, con le liste di attesa? Ma siccome a pensare male non si sbaglia quasi mai, l’esclusione dei medici di famiglia sarebbe più opportunamente imputabile al fatto che i Mmg più che controllori sono soggetti ritenuti da controllare in quanto fonte di dissipazione di risorse”. Al riguardo il manager Asl ha tenuto a sottolineare che il Nucleo antispreco non è un organismo chiuso, ma aperto ad annettere figure specifiche quando si tratterà di affrontare questioni particolari come, per esempio, gli sprechi sul territorio.
Qualcuno si domanderà se questa Asl è talmente indebitata da dover ricorrere a questo nuovo istituto per razionalizzare e ottimizzare la spesa sanitaria. Qui sta il bello: la Asl 5 di Montalbano Jonico non versa in situazioni di bilancio particolarmente critiche. Ma il direttore generale, Pietro Quinto, è convinto che sia possibile ancora ridurre la spesa senza determinare un abbassamento della qualità e della quantità delle prestazioni sanitarie erogate.
Così, trimestralmente, il Nucleo aziendale antispreco dovrà presentare i risultati delle sue indagini alla direzione strategica per individuare le soluzioni organizzative più efficaci. “Risparmiare, individuare gli sprechi - ha tenuto a precisare il direttore della Asl - non significherà mortificare il livello delle prestazioni. Anzi, dalle economie realizzate, potremo trarre risorse per migliorare il livello dei servizi esistenti e crearne di nuovi”.

Filippo Mele,
Medico di medicina generale
Policoro (MT)



Il manifesto dei medici Snami
Finalmente! Il vostro andirivieni dallo specialista del Ssr al medico di famiglia per ottenere la prescrizione dei farmaci, esami e visite
di controllo, consigliati dagli stessi specialisti, cessa per effetto delle delibere di Giunta Regionale n. 939 del 26.06.2006 e n. 1961
del 19.12.2006. Per effetto di tali delibere ogni paziente dovrà pretendere dallo specialista, in caso di visite effettuate in ambiente ospedaliero o nei poliambulatori, il rilascio della ricetta rossa (ricettario regionale) sia nel caso di prescrizione di farmaci che di ulteriori indagini e/o di visite di controllo volute dallo specialista in questione. Sempre per effetto delle suddette delibere, anche in caso
di dimissione ospedaliera, qualora si ritenga utile prescrivere ulteriori indagini diagnostiche o si voglia programmare una successiva visita di controllo, il paziente dovrà pretendere che tali prescrizioni siano formulate su ricettario regionale (ricetta rossa). Le ricette su ricettario regionale per la prenotazione di prestazioni specialistiche e strumentali non hanno scadenza temporale, per cui hanno validità fino all’effettuazione della prestazione. Cari pazienti, noi abbiamo ingaggiato e vinto una battaglia di civiltà per far riconoscere al Ssr il vostro diritto di ottenere le prescrizioni direttamente dallo specialista pubblico consultato, senza l’inutile e disagevole pendolarismo cui siete stati obbligati finora.
Vi chiediamo pertanto, al fine di evitarci spiacevoli, ma necessari rifiuti, di pretendere dagli specialisti le prescrizioni ritenute opportune
su ricettario regionale. In caso di inadempienze da parte degli specialisti, dovete segnalare il disagio arrecato all’Ufficio Relazioni
col Pubblico (URP), presente in ogni struttura pubblica e ai vostri medici di famiglia che continueranno a battersi per far prevalere
il rispetto del vostro diritto e l’applicazione di norme e leggi finora disattese nella nostra Regione Basilicata.

Iniziativa contro le prescrizioni indotte

Lo Snami della Basilicata non accetta più la cronica inadempienza di ospedalieri e specialisti pubblici nella prescrizione dei farmaci sul ricettario regionale, dopo le delibere n. 939 del 26.06.2006 e n. 1961 del 19.12.2006 della Giunta Regionale, e passa al contrattacco stilando un manifesto da affiggere nei presidi sanitari e negli ambulatori dei Mmg. Un manifesto per informare i pazienti della situazione attuale, che espone loro a continui disagi e i medici di famiglia a rischi di ordine legale e di destabilizzazione del rapporto medico-pazienteno.
“Abbiamo impostato il manifesto - ha precisato il presidente Snami Basilicata Gennaro Grieco - in un’ottica indirizzata ai diritti del paziente. È inaccettabile questo pendolarismo degli assistiti tra specialista e Mmg. Le leggi attualmente dispongono l’identificazione della responsabilità prescrittiva e non si capisce perché non debbano essere rispettate. Ci vorrebbe più etica professionale da parte degli specialisti, che sono disinformati, pseudoinformati e, in casi particolari, informati, ma non applicanti le normative. Con questa iniziativa speriamo finalmente che i cittadini possano avere meno disagi e che i Mmg siano alleggeriti dal carico burocratico, ma soprattutto dalle responsabilità prescrittive che non hanno e che, invece, gli possono addirittura causare chiamate in causa per inappropriatezza, se non per questioni di ordine legale”.

Leonardo Trentadue,
Medico di medicina generale
Ferrandina (MT)