M.D. numero 15, 2 maggio 2007

Italia sanità
Indisponibili e poco educati gli operatori del Ssn

Cosa succede nella relazione tra medico e paziente? La domanda è contemplata nel X Rapporto Pit Salute del Tdm-Cittadinanzattiva e fa da corollario all’aumento delle segnalazioni di comportamenti non graditi (+ 1.5% nel 2006) degli operatori sanitari da parte dei cittadini italiani che li definiscono indisponibili e arroganti. Ben il 13% delle 19.776 segnalazioni pervenute al Tribunale per i diritti del malato nel corso del 2006 denuncia il cattivo comportamento di medici e di altri operatori del servizio sanitario nazionale. A creare maggior disagio e conflittualità ci sono in testa gli ospedali (51.2%), seguono le Asl (29.9%), le cliniche private (10.4%) e quelle convenzionate (8.5%). A guidare poi la poco edificante classifica delle figure professionali più “additate” dai cittadini troviamo i medici specialisti raggruppati in varie branche (49.8%) e al secondo posto con l’8% i medici di medicina generale. Una percentuale molto più bassa rispetto a quella degli specialisti, ma significativa per una categoria che fa della peculiarità della relazione con i propri assistiti un distinguo disciplinare. E che acquista ancor più valore se ci si sofferma sulle valutazioni soggettive dei pazienti in merito ai comportamenti poco graditi. Un elenco lungo che si apre con: “atteggiamento per nulla empatico” e che come fonte di criticità della relazione tra medico e paziente annovera anche il rifiuto delle prescrizioni di farmaci, visite e esami.