M.D. numero 18, 17 maggio 2006

Rassegna
L’Helicobacter che non ti aspetti
di Cesare Tosetti, Medico di medicina generale, Porretta Terme (BO), Area Gastroenterologica SIMG

Alcuni pazienti affetti da gastrite cronica risultano portatori di patogeni diversi dall’Helicobacter pylori, ma inquadrabili nella stessa specie. Il più frequente è H. heilmannii, simile a H. felis, spesso presente nella mucosa gastrica di cani e gatti. L’alta frequenza di portatori che possiedono animali domestici ne configura una possibile trasmissione zoonotica

Nonostante siano passati quasi vent’anni dalle prime ricerche australiane che hanno evidenziato e dimostrato il ruolo dell’Helicobacter pylori (Hp) nella patologia umana, molti punti rimangono oscuri. Per esempio, poco conosciuto è il ruolo di altri organismi simili all’Hp che possono essere riscontrati nello stomaco umano. Infatti una certa percentuale di pazienti affetti da gastrite cronica risulta portatore di patogeni differenti dall’Hp, ma inquadrabili nella stessa specie.
Il tipo più frequente è l’Helicobacter heilmannii, batterio Gram-negativo, anch’esso produttore di ureasi, scoperto nel 1987 e inizialmente denominato Gastrospirillus hominis. Considerato il più comune Helicobacter umano non-pylori, presenta un’incidenza nella popolazione di circa lo 0.1-0.3%, con una certa difficoltà di isolamento e coltura, benché abbia circa il 90% di affinità genetiche con l’Hp. Si calcola che fino al 5-6% di tutte le infezioni gastriche nell’uomo, specialmente in aree rurali, possano essere attribuite a Helicobacter heilmannii.
La somiglianza genetica anche con l’Helicobacter felis, comunemente presente nella mucosa gastrica di cani e gatti, e l’alta frequenza (fino al 70%) di portatori aventi animali domestici ne configura una possibile trasmissione zoonotica. Per questi motivi c’è un certo interesse nell’identificare l’infezione nei bambini, tra i quali l’incidenza sembra essere vicina all’1% dei soggetti sintomatici (3-4% delle infezioni gastriche).
Helicobacter heilmannii provoca una risposta infiammatoria ed erosioni nella mucosa gastrica, più raramente atrofia, metaplasia e displasia. È stata dimostrata un’associazione col linfoma MALT, similmente all’Hp.
Dal punto di vista clinico la manifestazione più frequente è una gastrite superficiale e i casi segnalati di associazione con ulcera peptica e cancro sono pochissimi, ma le difficoltà di identificazione possono essere causa di falsi negativi. La gastrite provocata da Helicobacter heilmannii è diversa da quella tipica da Hp, presentando minore coinvolgimento del corpo gastrico, risultando meno severa e con minore frequenza di metaplasia intestinale.
Le relazioni tra Helicobacter heilmannii e Hp sono oscure: alcuni studi hanno dimostrato effetto sinergico, altri effetto protettivo, comunque con segnalazioni di infezione contemporanea dei due microrganismi.
In caso di riscontro istologico di infezione da Helicobacter heilmannii la terapia consigliata è quella eradicante, similmente all’infezione da Hp. Claritromicina e metronidazolo associati a inibitore di pompa protonica si sono dimostrati efficaci in trattamenti prolungati a due settimane.
Questo tipo di infezioni, riscontrate in tutto il mondo con epidemiologia sovrapponibile, aprono nuovi scenari pratici. Innanzitutto un certo numero di studi, attraverso tecniche di identificazione genetica tra paziente e animali domestici infetti, hanno dimostrato la trasmissibilità di questo patogeno dall’animale all’uomo. Questo dato trova un certo interesse particolarmente nella patologia pediatrica (per possibile infezione da animali domestici, gatti in primis) nonché in ambienti rurali e di caccia per la possibile acquisizione di infezione da suini e cinghiali, specialmente nelle procedure di macellazione. Inoltre, sebbene questo tipo di infezione provochi patologia ulcerativa in grado minore all’Hp, l’interesse dei patologi è concentrato sull’associazione tra Helicobacter heilmannii e linfoma gastrico tipo MALT, che risulterebbe relativamente frequente in questi casi.
L’indicazione di considerare la ricerca di questo tipo di patogeno assieme all’Hp, potrebbe essere utile specialmente nella valutazione dei pazienti pediatrici o in quelli a contatto con allevamenti o macellazioni.


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