M.D. numero 23, 21 giugno 2006

Professione
Accordi regionali: è il turno dell’Abruzzo
di Filippo Mele

Associazionismo, potenziamento della continuità assistenziale e monitoraggio delle cronicità: questi sono gli obiettivi su cui punta l’intesa preliminare dell’accordo integrativo regionale per le cure primarie

In attesa del rinnovo della convenzione nazionale, continuano i lavori per gli accordi regionali. In Abruzzo, per esempio, si è arrivati a una intesa, manca solo la formalità della ratifica ufficiale. I 1.200 Mmg abruzzesi dal 1998 non riuscivano a rinnovare il loro vecchio Air. L’accordo, che costerà circa 16 milioni di euro, è stato portato a termine dall’assessore regionale alla sanità, Bernardo Mazzocca, e dai rappresentanti dei sindacati firmatari dell’ACN (Walter Palumbo, Fimmg; Mirella Triozzi, Federazione Medici; Giuseppe Quinzii, Intesa Medica). Giudizi positivi da ambo le parti. Per il rappresentante dell’assessorato alla sanità si tratta di una svolta importante per migliorare la qualità del Ssr nell’ambito di una riorganizzazione che guarda al territorio e di conseguenza ai medici di famiglia. Gli fa eco il sindacato Fimmg che vede nell’intesa un passo decisivo per il rilancio della medicina territoriale, elemento fondamentale del prossimo Piano sanitario regionale che dovrà prevedere la riorganizzazione delle rete ospedaliera e la valorizzazione delle istituzioni territoriali decentrate. L’intesa è stata concordata pure con Snami, anche se non ha preso parte al tavolo delle trattative.

Gli obiettivi


Quattro gli obiettivi dell’Air.
1) Favorire l’associazionismo sia come nucleo per giungere alle associazioni integrate e complesse sia per facilitare l’assunzione di personale.
2) Assicurare nel territorio una presenza per l’intero arco della giornata per una efficace continuità assistenziale e la presa in carico dei pazienti evitando il ricorso improprio ai PS.
3) Monitorare le patologie croniche, primo passo per un efficace controllo della spesa anche mediante l’applicazione di percorsi diagnostico-terapeutici condivisi.
4) Potenziare l’assistenza domiciliare coinvolgendo la CA anche mediante strumenti informatici.
Propedeutiche a tali finalità sono:
n attività in forma aggiuntiva rispetto a quanto previsto dall’ACN;
n attività in forma associativa complessa e integrata;
n attività per il rispetto di livelli di spesa programmati.
Attività in forma aggiuntiva previste:
a) gestione e coordinamento da parte del Mmg delle tipologie di assistenza domiciliare. Per l’Adi il coordinamento di ogni caso verrà retribuito con 200, 300, 400 euro, secondo il numero di professionisti coinvolti.
b) Attivazione di visite per appuntamento in orari aggiuntivi rispetto a quelli minimi previsti dall’ACN. I Mmg riceveranno 300 euro per 4 ore aggiuntive e 400 per 6 ore.
c) Svolgimento di attività di ricerca epidemiologica con registri divisi per patologie e monitoraggio delle patologie croniche.
d) Riconoscimento di specifiche situazionidi disagio nello svolgimento dell’attività.
e) Adesione a campagne vaccinali;
f) Raccolta di un minimo database necessario per il monitoraggio delle patologie croniche.
g) Completamento con codice fiscale a barre per almeno il 70% delle prescrizioni effettuate dai Mmg e dai medici di continuità assistenziale (CA).
h) Conferma della indennità di rischio per lo svolgimento della CA.
i) Adeguamento della retribuzione dell’attività di CA in festività di particolare rilevanza.
l) Riconoscimento di una retribuzione maggiorata per lo svolgimento dell’attività ambulatoriale in occasione dei corsi di aggiornamento obbligatori per i Mmg e i Pls in ambiti distrettuali in cui non sono attivate le équipes territoriali da parte dei medici di continuità assistenziale.
m) Riconoscimento di una indennità informatica per la dotazione di mezzi informatici del medico di CA.
n) Riconoscimento di una indennità per il coordinamento della CA con il servizio di emergenza sanitaria territoriale e per l’accesso negli istituti di detenzione.
Per quanto concerne le attività in forma associativa complessa e integrata sono confermate:
a) forme associative inserite nell’ACN (associazionismo semplice, di rete e di gruppo) per le quali si prevede il superamento dei tetti;
b) associazioni integrate e complesse, per esempio le équipes territoriali (obbligatorie come da ACN) che nella forma strutturale (con sede di riferimento) o funzionale (senza sede di riferimento) dovranno essere in grado di offrire:
n assistenza h. 12, restando nei propri studi e coordinandosi in rete ricevendo ogni Mmg 9,40 euro per assistito l’anno;
n assistenza h. 12 restando nei propri studi e avendo una sede di riferimento con la quale dovranno essere in rete ricevendo 14,00 euro per assistito l’anno;
n assistenza h. 24, invece, potrà essere assicurata raccordandosi con il servizio di CA.
Definizione di budget distrettuali rapportati a obiettivi e correlati a incentivi rappresentano invece le modalità applicative di strumenti miranti a perseguire l’appropriatezza e la razionalizzazione dell’impiego delle risorse.
La partecipazione a queste attività è volontaria e può interessare:
a) la spesa farmaceutica;
b) la spesa per la diagnostica;
c) la spesa per la riabilitazione.