M.D. numero 24, 28 giugno 2006

Indagini
Sull’appropriatezza e l’utilizzo dei farmaci
di Stefania Piccolo

Una ricerca realizzata dall’Assr in collaborazione con Cnr, otto Regioni e 50 medici di famiglia ha individuato una inappropriatezza diffusa nelle prescrizioni di alcuni farmaci ad alto costo, concentrata principalmente su statine e antibiotici.
Dati preoccupanti anche da un’indagine dell’Osservatorio farmaci e salute (Ofs) del Movimento consumatori relativi alle conseguenze dell’uso improprio dei farmaci da parte dei pazienti, come per esempio lo scambio tra pillole o l’assunzione di un dosaggio sbagliato.


Che cos’è che non va nelle prescrizioni dei Mmg? Quali le specialità farmaceutiche che incidono significativamente al punto da sbilanciare le casse dello Stato senza portare serio beneficio alla salute degli italiani? A questi interrogativi ha deciso di provare a dare una prima risposta l’Agenzia per i servizi sanitari regionali (Assr), cercando di mettere in relazione numerica e qualitativa la prescrizione alla patologia per valutare così l’appropriatezza delle cure. L’Assr, in collaborazione con Cnr e otto Regioni (Valle d’Aosta, Veneto, Liguria, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania e Puglia) ha messo sotto monitoraggio in via anonima, ma continuativa, un campione di 50 Mmg che hanno trasmesso in forma criptata digitale a un centro di elaborazione dati circa 200mila prescrizioni relative a un totale di oltre 32mila pazienti, più di 11mila ultra65enni .
Le prescrizioni esaminate hanno individuato un’inappropriatezza quasi cronica e concentrata principalmente su due classi di farmaci, statine e antibiotici e tre patologie ad alta prevalenza: ipertensione, diabete e cardiopatia ischemica.
Per quanto concerne l’utilizzo degli antibiotici, i Mmg del campione hanno curato il 30% delle otiti e il 27% delle infezioni acute delle vie respiratorie con le cefalosporine di terza generazione, più care e destinate al trattamento di patologie più gravi. Con i sartani, poi, di cui le note Aifa limiterebbero l’uso nei soli pazienti con intolleranza agli Ace-inibitori, sono curati il 30% di casi di ipertensione arteriosa. Anche il consumo di statine risulta in continuo aumento, soprattutto tra i pazienti in prevenzione primaria. Viceversa solo il 30% degli uomini e il 15% delle donne con una cardiopatia ischemica cronica hanno ricevuto una prescrizione di statine, e ancora più bassa è la quota dei diabetici in trattamento, pur essendo questi soggetti i destinatari privilegiati del trattamento a base di statine nell’ambito dell’attività di prevenzione secondaria.
Risultano abbastanza spiazzanti per l’Italia i dati relativi al profilo prescrittivo inerente la cardiopatia ischemica e in particolare l’utilizzo dei farmaci antiaggreganti piastrinici, i cui consumi complessivamente sono meno elevati del previsto.
Il consiglio che viene dai ricercatori e va diritto verso i decisori politici è quello di collegare la prescrizione alla fascia di rimborsabilità del farmaco o alla presenza di un “generico” per stimare anche la spesa prevista per ciascun paziente cronico, con l’obiettivo per esempio di fissare dei budget per i medici di famiglia. Parlare di appropriatezza senza associarla direttamente alla sostenibilità delle prestazione, infatti, sembra ormai fuori moda per tutti.

I rischi di un cattivo uso del farmaco

Anche i consumatori, però, fanno un passo in avanti in direzione dell’appropriatezza, e lo fanno con la presentazione di nuovi dati e azioni. Quattro incidenti domestici su dieci sono causati da un uso improprio dei farmaci, come per esempio lo scambio tra pillole o l’assunzione di un dosaggio sbagliato. Lo rileva l’Osservatorio farmaci e salute (Ofs) del Movimento consumatori sulla base dei dati forniti dal Centro antiveleni di Milano. Per questo il Movimento dei consumatori ha lanciato la “Campagna per un corretto utilizzo dei farmaci”. Tra gli obiettivi c’è quello di promuovere la responsabilizzazione dei cittadini al consumo del farmaco, sia per un acquisto dei medicinali più attento, ma anche per ridurre gli sprechi a carico del Ssn. Parte della campagna sarà anche dedicata a una corretta lettura delle etichette e dei foglietti illustrativi.
Il Movimento consumatori ha inoltre attivato il numero verde 800.774.770 al quale rispondono esperti del settore che informano i cittadini su come usare i medicinali, su loro possibili interazioni, effetti collaterali e modalità di assunzione. A disposizione, sul sito www.movimentoconsumatori.it, anche un motore di ricerca sui farmaci, un utile strumento per il confronto dei medicinali dal punto di vista dei principi attivi e delle forme farmaceutiche, per la verifica dell’esistenza di eventuali generici a costo inferiore. “I farmaci sono un bene prezioso per la salvaguardia della nostra salute - ha affermato Rossella Miracapillo, responsabile Ofs - ma solo se utilizzati nella maniera giusta, seguendo le indicazioni del proprio medico curante, evitando abusi o irregolarità nell’assunzione”.
Infine, con la collaborazione di Ipsos, il Movimento Consumatori ha predisposto un sondaggio sugli usi e le abitudini degli italiani alle prese con i farmaci. I risultati saranno disponibili a fine anno e serviranno a far luce sulle esigenze dei consumatori e sui loro dubbi, per proporre alle istituzioni competenti soluzioni efficaci.