M.D. numero 33, 8 novembre 2006

Italia sanità
Certificati inutili addio

Un provvedimento “antiburocrazia” quello proposto recentemente dal ministro della Salute Livia Turco e approvato dal Consiglio dei ministri in merito all’eliminazioni di molte certificazioni sanitarie ritenute inutili. Provedimento che è parte integrante di un disegno di legge più ampio che contempla misure di semplificazione degli adempimenti amministrativi connessi alla tutela della salute e altri interventi in materia sanitaria, come la semplificazione della prescrizione di farmaci oppiacei per il dolore severo, con cui è estesa la possibilità di ricevere al proprio domicilio i medicinali per la terapia del dolore anche ai pazienti con dolore severo non di origine neoplastica o degenerativa; si consente l’utilizzo del normale ricettario unico del Ssn anche per la prescrizione dei farmaci analgesici oppiacei; si inserisce il tetraidrocannabinolo (principio attivo della cannabis) nella tabella specifica degli stupefacenti a uso terapeutico
L’azione di sfoltimento delle certificazioni invece è il risultato di un apposito gruppo di lavoro, istituito presso il ministero della Salute, con il compito di procedere a una ricognizione della materia, di rivalutare l’efficacia delle certificazioni, in termini di tutela della salute pubblica, e di individuare una serie di pratiche sanitarie di certificazione o di autorizzazione che allo stato attuale non hanno più alcuna valenza sanitaria.

Le certificazioni obsolete


Secondo quanto evidenziato dal gruppo di lavoro, sono risultate pratiche obsolete:

  • le visite periodiche per gli alimentaristi;
  • il certificato di sana e robusta costituzione e i certificati medici comprovanti la sana costituzione fisica e l’esenzione da difetti e imperfezioni sia per i farmacisti che partecipano a concorsi per il conferimento di sedi farmaceutiche e sia per i farmacisti dipendenti.
Sono stati abrogati i certificati:
  • di idoneità fisica al servizio civile volontario;
  • di idoneità psico-fisica per l’attività di giudice onorario o di pace;
  • di idoneità fisica alla attività di responsabile tecnico per servizi di autoriparazione;
  • di idoneità fisica per l’assunzione di apprendisti.

è stata abrogata anche la tessera sanitaria per gli addetti ai lavori domestici.
Si tratta di circa 5,5 milioni di certificati inutili che i cittadini non saranno più obbligati a richiedere, con un grande risparmio di tempo e denaro (si stima per difetto un risparmio di circa 40 milioni di euro).