Editoriale
La serrata di Farmindustria
Farmindustria
ha detto stop alla sponsorizzazione di viaggi e soggiorni per
la formazione dei medici italiani. La Federazione degli industriali
del farmaco ha dichiarato le sponsorizzazioni temporaneamente
sospese di fronte ai tagli dei prezzi dei farmaci da 2
miliardi di euro decretati dalla Finanziaria 2007 e dallAifa,
ennesimo provvedimento di controllo di spesa in pochi anni.
Una misura che secondo le imprese annulla il vantaggio
del cuneo fiscale, calcolato per il settore in 50milioni
di euro. I benefici del cuneo, hanno spiegato le aziende, si
esauriranno entro il 20 gennaio 2007, mentre i costi peseranno
fino al 31 dicembre. Per questo si stringono i cordoni della
borsa su tante voci di spesa: si chiedono ammortizzatori sociali
per 10mila lavoratori e si cancellano investimenti già
programmati per 2 miliardi di euro in tre anni. Liniziativa,
infine, ha avuto un via libera, decisamente autorevole,
nella figura dellAutorità Antitrust e quindi sembra
presa senza ulteriori necessità di verifica.
È un fatto che lEducazione continua in medicina
fino ad oggi sia stata finanziata quasi per intero dallindustria
farmaceutica e che questo passo indietro rappresenti uno stop
per tutto il settore.
È un altro fatto che da gennaio a ottobre sono stati
svolti 16.295 convegni finanziati dalle farmaceutiche: 13.844
per una spesa fino a 25.822 euro, 1.915 che hanno chiesto investimenti
superiori, 536 addirittura allestero.
Nel 2005 erano stati registrati 12.458 convegni sotto i 25.822
euro. Ciò non toglie che lorganizzazione dei convegni
medici è per il nostro Paese un settore produttivo e
che a seguito di questi tagli si temono contraccolpi su altre
migliaia di posti di lavoro.
Tra i primi soggetti a reagire allannuncio cè
stata proprio la Fism, Federazione delle Società Medico
Scientifiche, che si è chiesta come continuare a fare
formazione continua.
La Fism vivamente preoccupata ha richiesto un incontro
con Farmindustria per parlare di questa decisione in maniera
concertata. Farmindustria ha fatto comunque sapere di
volere lavorare con i medici per trovare soluzioni concordate
e che la misura annunciata è provvisoria.
Il sindacato di maggioranza degli ospedalieri, per bocca del
suo segretario Carlo Lusenti, fa invece la voce grossa: la formazione
continua dei medici è capace di andare avanti anche senza
le sponsorizzazioni delle aziende, afferma. Gli ha fatto eco
Massimo Cozza della Cgil, ricordando che in ogni caso lattuale
sistema Ecm scadeva a fine anno ed era già
in agenda un cambio di marcia.
È chiaro anche dallo schieramento delle forze in campo
che sono i Mmg a rischiare di più, a guardare al prossimo
anno con paura rispetto alla propria raccolta crediti.
Niente soldi, niente convegni, niente punti Ecm. A questo punto
il Governo batta un colpo e destinino parte delle risorse recuperate
dalle aziende per finanziare unEcm pubblica per tutti
con risorse adeguate. Non erano i Mmg i pilastri del nuovo Ssn?
È arrivato il momento di cominciare a dimostrarlo.