M.D. numero 1, 24 gennaio 2007

Focus on
La legge Finanziaria e il comparto sanità
di Monica Di Sisto

Ticket sul pronto soccorso, controllo telematico sulle ricette, blocco dei prezzi dei farmaci a carico del cittadini senza obbligo di prescrizione per il 2007: queste alcune delle novità contenute nella legge finanziaria di recente approvazione

Nella legge Finanziaria-mostro dai 1364 commi il grosso dei provvedimenti di natura sanitaria è contenuto dal comma 796 all’829. Qui si introducono misure per il comparto, ma anche prospettive di risorse per quelle innovazioni delle quali la politica aveva più volte dibattuto nel corso degli ultimi mesi. “La Sanità pubblica potrà contare su risorse pari a 300 miliardi nei prossimi tre anni - ha rivendicato il ministro per la Salute Livia Turco presentando il testo al Senato - e lo stanziamento triennale permetterà alle Regioni di avviare una reale programmazione degli impegni e delle linee di sviluppo dei propri servizi sanitari senza l’assillo di una costante e permanente incertezza sui finanziamenti disponibili”.
Per la medicina generale, prima di tutto, si parla di Case per la Salute: 10 milioni di euro specificamente destinati a “garantire l’assistenza ai cittadini sul territorio - ha spiegato il ministro della Salute - senza la necessità di ricorrere all’ospedale o al pronto soccorso”. Vere e proprie “strutture polifunzionali, in cui, sette giorni su sette, lavoreranno medici di famiglia, pediatri, specialisti, infermieri e farmacisti” per assicurare “in un luogo facilmente accessibile e facilmente individuabile” tutte le cure primarie, dalla diagnostica alla specialistica”. A livello più strutturale, il maxi-provvedimento punta su una revisione dei Livelli essenziali di assistenza, con una particolare attenzione alla salute femminile. Di seguito si cercherà di evidenziare i passaggi più salienti dei provvedimenti relativi alla sanità contenuti nella Finanziaria, una legge che, come ha segnalato anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, per la sua complessità, dimensione abnorme e moltidisciplinarietà, ormai “sfugge alle possibilità di comprensione dell’opinione pubblica”.

Fondo sanitario nazionale

Le risorse garantite al Fondo Sanitario Nazionale sono ingenti: 96.040 miliardi di euro per il 2007, 99.082 mld per il 2008 e 102.285 per il 2009. A queste somme si aggiungono un miliardo di euro per il 2007, 850 milioni per il 2008 e 700 milioni per il 2009, destinati a un fondo per le Regioni in maggiore difficoltà economica, che abbiano sottoscritto un accordo con i ministeri della Salute e dell’Economia per il controllo della spesa. Per il 2007 le Regioni interessate sono Lazio, Campania, Abruzzo, Molise, Sicilia, Liguria e Sardegna. In totale, i finanziamenti per la sanità pubblica da qui al 2009 ammontano a 300 miliardi di euro.

Aifa

Dal 2007 e per gli anni a seguire la Finanziaria conferma tutte le misure di contenimento della spesa farmaceutica assunte dall’Agenzia Italiana del Farmaco, tetti di spesa e note compresi, “salvo rideterminazione delle medesime da parte dell’Aifa stessa, sulla base del monitoraggio degli andamenti effettivi della spesa. Un parziale “ammorbidimento” del taglio dei prezzi si prevede con la possibilità per le aziende di evitare la proroga del taglio del 5% se entro il 30 gennaio 2007 dichiareranno di versare in tre rate - entro il 20 di febbraio, giugno e settembre - e direttamente alle Regioni interessate, la copertura di uno sfondamento del tetto previsto di 583,7 mln previsto da marzo 2007 a febbraio 2008. Chi non sarà puntuale nei versamenti delle rate si vedrà automaticamente applicare i prezzi in vigore da ottobre 2006.

Farmacovigilanza attiva

Su proposta del ministero della Salute, e di concerto con le Regioni, i provvedimenti sui farmaci non si limiteranno ai semplici tagli generalizzati. Attraverso apposite convenzioni tra Aifa e singole Regioni sono stati finanziati 25 milioni di euro già stanziati con la Finanziaria del 1998 e confluiti nelle fonti di finanziamento del bilancio ordinario dell’Agenzia Italiana del Farmaco.

Case per la Salute

Al fine di rimuovere gli squilibri sanitari regionali inerenti le attività per la realizzazione di quanto previsto dal Piano sanitario nazionale (Psn), per il trienno 2007- 2009 viene istituito un fondo per il cofinanziamento dei progetti attuativi del Psn (nonché per il cofinanziamento di analoghi progetti da parte delle Regioni Valle d’Aosta e Friuli Venezia Giulia e delle province autonome di Trento e Bolzano). L’importo annuale di questo fondo è stabilito in 65,5 milioni di euro, di cui 5 milioni per iniziative nazionali realizzate dal ministero della Salute e 60,5 da assegnare alle Regioni e Province autonome.
Dieci milioni di euro vengono destinati a livello nazionale per la sperimentazione del modello assistenziale “Casa della Salute” come già definito dal Piano stesso. Altri dieci milioni per progetti inerenti la salute della donna e iniziative a favore di gestanti e partorienti e dei neonati.
Trenta milioni di euro sono destinati alle malattie rare e 10,5 all’implementazione delle unità spinali unipolari. L’attribuzione dei fondi verrà fatta con un decreto del ministero della Salute, su proposta del Comitato permamente per la verifica dei Lea.

Livelli essenziali

Rivedere i Lea: lo si chiedeva da più parti e rispetto a moltissimi capitoli della sanità pubblica, la manovra di bilancio annuncia che con il prossimo anno potrebbe diventare realtà. Saranno aggiornati i Livelli essenziali di assistenza, in particolare per aumentare il numero di prestazioni sanitarie erogabili dagli ambulatori pubblici senza dover ricorrere all’ospedale. Tra i punti prioritari per i nuovi Lea c’è la qualificazione dell’assistenza alle donne, le partorienti e i neonati, favorendo il parto naturale, l’allattamento al seno, sviluppando la rete consultoriale e inserendo l’anestesia epidurale nei Livelli garantiti dal Servizio sanitario nazionale.

Linee guida
Ci saranno delle nuove Linee guida che dovranno sostituire e aggiornare il sistema dei percorsi diagnostico-terapeutici introdotti con la Finanziaria 1997. La loro scrittura è affidata al ministero della Salute e delle Regioni, in collaborazione con un apposito Comitato strategico del quale farà parte anche la Federazione degli Ordini dei Medici. Entro il 31 marzo un decreto scritto sempre a quattro mani stabilirà i criteri per applicare le Linee guida in ogni territorio e le sanzioni per chi non le applicherà.

Migranti e salute

Cinque milioni di euro per il 2007 e 10 per ciascuno degli anni 2008 e 2009 vengono destinati alla promozione, da parte del ministero della Salute, di un progetto di sperimentazione gestionale che interessa prioritariamente le Regioni Lazio, Puglia e Sicilia, per la creazione a Roma di un Istituto nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti ed il contrasto delle malattie della povertà. Il centro raccoglie l’eredità delle unità dedicate già presenti presso il San Gallicano-Ifo.

Onaosi

La legge Finanziaria chiarisce che solo i medici dipendenti sono obbligati a versare il contributo per il Fondo per gli orfani dei sanitari. Per i medici di medicina generale il contributo è facoltativo.

Partecipazione alla spesa

Dall’inizio del 2007 per tutti i cittadini non esenti è previsto il pagamento di ticket su richiesta di visita specialistica ambulatoriale e pronto soccorso anche in quelle Regioni che fino ad oggi non li avevano previsti. Per la specialistica ambulatoriale parliamo di 10 euro a ricetta, mentre per il pronto soccorso gli ultra 14enni pagheranno 25 euro per le prestazioni da codice bianco non seguite da ricovero. Restano validi i ticket di maggiore importo eventualmente già introdotti dalle singole Regioni. Sempre come forma di responsabilizzazione sui consumi sanitari, per chi, anche se esente, non ritiri i risultati di visite ed esami diagnostici, è prevista una multa corrispondente al pagamento per intero della prestazione. Si prevedono risparmi per 810 milioni di euro dal ticket di 10 euro sulla ricetta per prestazioni specialistiche e diagnostiche e per 13 milioni da quello sul pronto soccorso.

Ricette telematiche

Le tanto temute ricette online ci saranno, e non soltanto per i farmaci ma anche per presidi, protesi e assistenza integrativa. Entro il 30 aprile prossimo l’Economia, di concerto con i dicasteri della Salute e del Lavoro, sentito il Garante della privacy e la Stato-Regioni, dovrà emanare il disciplinare tecnico e le modalità di trasmissione dei dati. Dal luglio 2007 dovrà essere operativo il collegamento in rete dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per la trasmissione dei dati delle ricette all’Economia e delle certificazioni di malattia all’Inps. Secondo quanto annunciato in Finanziaria per realizzare tale collegamento il sistema pubblico di connettività si avvarrà, ove possibile, delle infrastrutture regionali esistenti.
Per la spedizione dei dati delle ricette sarà riconosciuto ai medici di medicina generale un contributo per il 2008 nei limiti di 10 milioni di euro.

Scontrino parlante

A partire dal prossimo anno, chi vorrà garantirsi in dichiarazione dei redditi la deduzione della spesa sanitaria relativa all’acquisto di medicinali, la deve documentare con una fattura, o con uno scontrino fiscale che indichi “natura, qualità e quantità dei beni”, oltre, naturalmente, al codice fiscale del destinatario.
Il codice fiscale è, inoltre, obbligatorio per ritirare farmaci a carico del Ssn. Fino al 31 dicembre 2007 sarà possibile ottenerli indicando a mano il codice fiscale sullo scontrino, anche se si conferma l’obbligo per il farmacista della rilevazione del codice.

Questioni di truffa

Il farmacista che si accerta con sentenza in giudicato abbia truffato il Ssn può perdere l’autorizzazione all’esercizio della farmacia. Per danni superiori a 50mila euro la perde “d’ufficio” anche senza costituzione in giudizio della parte civile. Stesso limite viene posto per i sanitari: i truffatori rischiano il posto o la convenzione, e li perdono sicuramente per i danni superiori ai 50mila euro.