M.D. numero 20, 6 giugno 2007

Il caso
Toscana: Mmg di nuovo al lavoro il sabato mattina
di Gianni Valentini

In Toscana Mmg e Pls dal 9 giugno saranno al lavoro anche il sabato mattina. Lo ha deciso la Giunta regionale della Toscana, su proposta dell’assessore per il diritto alla salute, Enrico Rossi. Secondo quanto specificato dalla Regione, l’intento è quello di migliorare la qualità dell’assistenza territoriale, rafforzando la sua continuità e il rapporto di fiducia tra Mmg e assistito che costituisce la peculiarità dell’assistenza primaria. Inoltre la decisone deriverebbe anche dalla necessità di venire incontro alle numerose segnalazioni dei cittadini, che lamentano l’impossibilità di contattare il Mmg in un arco di tempo molto ampio, dal venerdì al lunedì. Le contestazioni alla delibera non si sono fatte aspettare: Fimmg definisce il provvedimento inutile in termini di qualità dell’assistenza e Snami lo reputa arbitrario poiché non concordato con i sindacati.


Regione Toscana: i passaggi salienti della delibera n. 360 del 21.05.2007
(…) la Regione Toscana delibera che:
• il servizio di continuità assistenziale, indirizzato a tutta la popolazione in ogni fascia di età, è attivato in ogni Azienda Usl il sabato mattina e nei giorni prefestivi a partire dalle ore 10 e non dalle ore 8 secondo quanto era stato previsto dagli accordi regionali;
• in conseguenza all’attuazione del punto precedente gli obblighi convenzionali del medico di assistenza primaria e, di conseguenza, del pediatra di famiglia sono: la reperibilità telefonica fino alle 10 del sabato mattina e dei prefestivi e l’esecuzione delle visite domiciliari richieste entro tale termine orario, nonché di quelle non evase nel corso del giorno precedente; il medico resta esonerato dallo svolgimento di attività ambulatoriale il sabato, mentre è tenuto ad effettuare l’ambulatorio nei giorni prefestivi quando risulti programmato nel corso della mattina;
• di invitare le aziende Usl affinché, attraverso accordi aziendali in materia di formazione obbligatoria, di cui all’art. 20 degli ACN della medicina generale e della pediatria di famiglia, prevedano l’effettuazione della formazione stessa organizzata in 10 sessioni per 40 ore complessive nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì;
• di prevedere che l’applicazione del presente atto non comporta nessun onere aggiuntivo in quanto il risparmio derivato dalla disattivazione del servizio di continuità assistenziale dalle 8 alle 10 coprirà le spese necessarie a corrispondere ai medici convenzionati per l’assistenza primaria e per la pediatria di famiglia il costo del sostituto per la partecipazione alla formazione obbligatoria.

Secondo la delibera regionale n. 360 del 21.05.2007, in Toscana i Mmg e i pediatri di libera scelta saranno di servizio anche il sabato mattina e nei prefestivi, e garantiranno la reperibilità telefonica fino alle 10 e le visite domiciliari richieste entro questo orario, più quelle che non hanno potuto effettuare nel corso del giorno precedente. Di sabato il medico e il pediatra non effettueranno attività ambulatoriale, mentre nei prefestivi la garantiranno quando sia normalmente prevista in quel giorno della settimana nell’orario del mattino. A sua volta il servizio di continuità assistenziale verrà attivato dalle Asl il sabato mattina e nei prefestivi a partire dalle ore 10 (e non dalle ore 8). Conseguente a ciò è l’altra novità contenuta nella delibera sull’attività di formazione obbligatoria, che secondo l’Air doveva svolgersi di sabato. Le Asl sono invitate a programmare, attraverso accordi aziendali, l’attività di formazione in 10 sessioni per 40 ore complessive nei giorni di martedì, mercoledì e giovedì.

Il sindacato Snami esprime in merito il più assoluto disaccordo. “Lo Snami - ha spiegato il segretario regionale Gianluca Maccioni - giudica l’operato dell’assessore Rossi scorretto poiché è attualmente in essere un tavolo di trattative fra il sindacato e la Regione con la mediazione della Prefettura relativo proprio alla medicina convenzionata al fine di evitare la riduzione dei punti di guardia medica, il ritorno del sabato lavorativo per i medici di famiglia e il depotenziamento del servizio 118” .
Secondo Maccioni, l’iniziativa è assunta unilateralmente senza essere stata preventivamente comunicata, né tantomeno concordata con nessuna sigla sindacale dei medici di famiglia e senza essere adeguatamente valutata sotto il profilo delle ricadute negative sulla cittadinanza.
La Fimmg, attraverso il segretario regionale Mauro Ucci, sottolinea l’inutilità di tale provvedimento in quanto non modifica in nessuna maniera la qualità dell’assistenza erogata ai cittadini. Inoltre evidenzia che in merito alla formazione, tale provvedimento sconfessa l’ACN determinando autonomamente i giorni della formazione. Sia Fimmg che Snami hanno dichiarato di farsi garanti di azioni di protesta sia a livello nazionale che locale.