M.D. numero 20, 6 giugno 2007

Management
Scompenso cardiaco: strategie per una lotta efficace
di Livia Tonti

L’organizzazione delle risorse sul territorio e la sensibilizzazione della popolazione sui rischi associati allo scompenso cardiaco sono fondamentali per operare un’efficace strategia di lotta contro questa grave patologia:
le indicazioni dalla Consensus Conference italiana

Si stima attualmente che sul territorio europeo la prevalenza dello scompenso cardiaco sia di circa il 2%. La prognosi per chi si ammala è negativa: oltre il 40% dei pazienti muore entro 1 anno dalla prima ospedalizzazione per scompenso e circa il 25% di tutti i pazienti necessita di un nuovo ricovero entro 1 anno dal primo, con gravi costi per la sanità (Eur Heart J 2005; 26: 2413-21).
Per operare un’efficace strategia di lotta in questa inquietante situazione sono fondamentali l’organizzazione delle risorse sul territorio e la sensibilizzazione della popolazione sui rischi associati a questa patologia, diventati obiettivi centrali delle campagne educazionali delle più importanti società scientifiche. È all’interno di questo contesto che è stato stilato il documento italiano “Il percorso assistenziale del paziente con scompenso cardiaco” (G Ital Cardiol 2006; 7: 381-432) presentato nell’ambito della campagna di sensibilizzazione sullo scompenso cardiaco SHAPE 2006-07, promossa da SHAPE (Study group on Heart failure Awarness and Perception in Europe) in collaborazione con Anmco (Associazione Nazionale Medici Cardiologi Ospedalieri) e Simg (Società Italiana di Medicina Generale).

Il percorso assistenziale: ruolo del Mmg


Secondo la Consensus Conference italiana gli obiettivi del percorso assistenziale per il paziente con scompenso cardiaco devono essere quelli di ritardare la comparsa e la progressione dello scompenso cardiaco, prevenire le riacutizzazioni ed i ricoveri ospedalieri, garantire assistenza specifica al paziente anziano fragile e di tipo palliativo al paziente con malattia terminale. Il percorso diagnostico terapeutico è incentrato sul principio della rete integrata, con il fine di ottimizzare l’impiego delle risorse in stretta correlazione tra ospedale e territorio.
Al Mmg è affidato un ruolo di primo piano, soprattutto nella prevenzione primaria cardiovascolare, mentre la prevenzione secondaria va attuata, secondo il livello di rischio e di stabilità clinica, congiuntamente con lo specialista.
In caso di sospetto clinico di scompenso cardiaco, il Mmg ha il compito di attuare l’iniziale impostazione diagnostica e terapeutica, che vanno poi generalmente discusse e condivise con lo specialista.
Il Mmg ha inoltre il compito di educare e informare il paziente e i familiari.

Percezione della gravità dello scompenso cardiaco


Sul piano pratico, l’opera di sensibilizzazione e di educazione della popolazione, al fine di fornire tutti gli strumenti possibili per prevenire e eventualmente curare nel modo migliore questa grave patologia, è fondamentale.
Sulla necessità di questa operazione emergono dati convincenti dall’indagine SHAPE, realizzata in 9 Paesi europei tramite un questionario, che hanno mostrato come l’importanza dei sintomi e le conseguenze dello scompenso cardiaco siano poco conosciute dalla popolazione (Eur Heart J 2005; 26: 2413-21).
In Italia, il 94% degli intervistati (n= 909) dichiara di avere sentito parlare dello scompenso cardiaco, ma il 29% ritiene che i sintomi e la malattia non siano gravi.
Il tumore è considerato, a torto, più maligno: oltre 7 italiani su 10 ritengono che i malati di scompenso cardiaco vivano più a lungo di quelli di tumore. Quanto sia fallace questa credenza emerge dai dati di sopravvivenza a 5 anni di scompenso cardiaco (25-38%) e di alcuni tumori: tumore al testicolo (95%), tumore al seno (83%), tumore dell’utero (67%).
Per quanto riguarda le cause della malattia, 1 italiano su 3 è convinto che sia una normale conseguenza dell’invecchiamento e 4 italiani su 10 credono che i farmaci oggi a disposizione non possano fare nulla per prevenirlo.
Il Gruppo di studio europeo SHAPE è un’organizzazione indipendente costituita nel 2002 che si occupa di promuovere in Europa una campagna di sensibilizzazione sullo scompenso cardiaco. In Italia SHAPE colabora con Heart Care Foundation- Progetto Tuttocuore, fondazione dell’Anmco, Conacuore, Coordinamento Mazionale delle Associazioni Cuore, Simg.
Ulteriori informazioni su SHAPE e notizie sullo scompenso cardiaco sono disponibili sul sito www.scompensocardiaco-europa.com.