Page 5 - Medicinae Doctor N. 8 2017
P. 5

p r i m a  p a g i n a









             Intelligenza artificiale in Medicina:



             attenzione a non sottovalutare i rischi






                              Le aspettative che i medici e i pazienti nutrono nei confronti del possibile ruolo
                              che sistemi a supporto delle decisioni basate sull’intelligenza artificiale possano
                        “avere sulla clinica sono un po’ sbilanciate, in certi casi anche esagerate”. Ne è
                        convinto Federico Cabitza, ingegnere informatico di Milano*, autore, insieme ad altre
                        insigni firme del mondo medico, dell’articolo  Unintended Consequences of Machine
                        Learning in Medicine (Jama 2017; 318 (6): 517-518).
                        “Attraverso quell’articolo - dichiara Cabitza a M.D. Medicinae Doctor - io e i miei co-au-
                        tori abbiamo voluto focalizzare l’attenzione sulla mancanza di un dibattito sui rischi rela-
                        tivi  ad  un’ampia  e  ‘acritica’  diffusione  delle  tecnologie  informatiche  e  dell’intelligenza
                        artificiale nella pratica medica. In gioco ci sono le modalità in cui la conoscenza medica
                        e il saper fare del clinico sono acquisiti, costruiti socialmente e valorizzati nell’interazione
                        con i pazienti. Il pericolo è quello di delegare alle ‘macchine’ non semplici calcoli aritme-
                        tici o operazioni manuali sui dati, bensì l’interpretazione di fenomeni complessi attraver-
                        so semplici misure di accuratezza diagnostica”.
                        “Tra le criticità evidenziate nell’articolo - precisa Cabitza - ce n’è qualcuna che ci pre-
                        occupa più di altre. La prima è associata all’imperscrutibilità dell’algoritmo (black-bo-
                        xing), e cioè al fatto che i sistemi informatici più accurati di supporto diagnostico non
                        sanno fornire spiegazioni ai suggerimenti che elaborano e forniscono. Quindi il loro
                        utilizzo nella pratica medica quotidiana potrebbe comportare una perdita progressiva
                        di competenze semiotiche da parte dei medici (deskilling) e di autonomia (overrelian-
                        ce). I medici potrebbero sviluppare un eccessivo affidamento al supporto tecnologico
                        con conseguente dipendenza (over-dependence). Una dipendenza che avrebbe degli
                        esiti negativi soprattutto quando il supporto informatico verrebbe a mancare per qual-
                        siasi motivo, anche per un problema tecnico: le prestazioni potrebbero peggiorare di
                        colpo, o addirittura arrestarsi”.
                        “Ma il problema peggiore e di lungo termine - continua Cabitza - che intravedo nell’attua-
                        le  adozione di sistemi di intelligenza artificiale in Medicina, soprattutto di quelli ‘oracolari’,
                        tanto accurati quanto imperscrutabili, è l’accettazione da parte dei medici e pazienti di
                        quella che Max Boisot chiamava codificazione e che oggi, sempre più spesso è denotata
                        come datificazione. Cioè la trasformazione di condizioni cliniche e segni clinici ‘analogici’
                        per loro natura, valorizzati nell’interazione tra medico e paziente, in insiemi strutturati di
                        codici, categorie e valori misurati su scale quantitative. Per
                        tutti questi motivi sono convinto che c’è bisogno di un ap-                   Attraverso il
                        proccio basato sulle prove di efficacia o evidenze anche per                  presente QR-Code
                        l’applicazione dell’intelligenza artificiale in Medicina”.                www
                                                                                                  è possibile ascoltare

                                                                                                  il commento di
                        *IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi, Milano                               con tablet/smartphone
                        Dipartimento di Informatica, Sistemica e Comunicazione                    Federico Cabitza
                        Università di Milano-Bicocca



                                                            M.D. Medicinae Doctor - Anno XXIV numero 8 - novembre-dicembre 2017   ■  5
   1   2   3   4   5   6   7   8   9   10