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                  La ricetta del Sumai per il rilancio



                             dell’assistenza territoriale





                 Il Sindacato Unico Medici Ambulatoriali Italiani nel 50° Congresso, svoltosi di recente
                      a Salerno, ha delineato una nuova presa in carico del paziente sul territorio
                   attraverso l’attuazione di vere équipe territoriali con tutti gli attori che vi operano,
                            ognuno con pari dignità e specificità, ricoprendo il proprio ruolo


                  untare su una vera riorganiz-  con un sistema mutualistico e con i   ¼¼ PDTA strumento di gover-
                  zazione del territorio avendo   fondi sanitari integrativi voluti forte-  nance. “Per facilitare i percorsi assi-
            P come riferimento il Piano Na-   mente e sponsorizzati da alcuni   stenziali di integrazione ospedale-terri-
            zionale delle Cronicità, valorizzando   gruppi economici.”         torio - ha aggiunto Magi - bisogna
            tutte le figure professionali che vi                               sfruttare le tecnologie informatiche a
            operano. È questo in sintesi l’obiet-  ¼ ¼  La presa in carico     disposizione per effettuare il monito-
            tivo della proposta del Sumai- Asso-                               raggio e le conseguenti valutazioni
            prof, delineata dal segretario gene-  “La nostra proposta per il rilancio del   clinico assistenziali dei pazienti con la
            rale Antonio Magi durante lo svol-  territorio - evidenzia Magi - è la se-  realizzazione di un network di teleco-
            gimento del 50° Congresso Nazio-  guente: che il paziente venga preso   municazioni che vede coinvolti pazien-
            nale, svoltosi di recente a Salerno.   in carico sul territorio anche in fase   te,  Mmg  territoriale e  ospedale.  In
            La novità è rappresentata dal fatto   acuta nel caso di un previsto ricove-  questo modo l’assistenza territoriale
            che il Sumai suggerisce di prendere   ro (dove viene precocemente valuta-  costituisce un sistema che integra,
            in carico il paziente sul territorio,   to  da  una equipe  composta dal   con i PDTA, gli attori dell’assistenza
            anche in fase acuta, nel caso di un   Mmg, dallo specialista ambulatoriale   primaria e quelli della specialistica
            previsto ricovero entro le 24 ore   e dall’infermiere) entro le 24 ore pri-  ambulatoriale convenzionata interna,
            prima dell’ammissione alla degenza   ma dell’ammissione alla degenza e   sia territoriale sia ospedaliera e, in una
            e poi, in ospedale, dallo specialista   poi in ospedale dallo specialista e   prospettiva più ampia, anche le risor-
            e l’infermiere ospedaliero. Elemen-  l’infermiere ospedaliero, che lo pren-  se della collettività (welfare di comuni-
            to imprescindibile: l’attivazione di   deranno successivamente in carico   tà).  La costruzione  di PDTA centrati
            percorsi clinico-assistenziali per la   per identificarne il possibile fabbiso-  sui  pazienti  è garanzia  di  effettiva
            fase post-acuta.                  gno assistenziale nella fase post-  presa in carico dei bisogni ‘globali’ e di
            “La foto di  gruppo del Ssn,  delle   acuta di dimissione”.        costruzione di una relazione empatica
            cure sempre meno sotto l’ombrello   ¼¼ Piano  di  Assistenza  Indivi-  tra il team assistenziale e la persona
            dello Stato - ha sottolineato Magi   duale. Al termine della valutazio-  con cronicità ed i suoi caregiver di rife-
            nella sua relazione congressuale - ci   ne si procede alla definizione del   rimento. Inoltre il PDTA sì può consi-
            consegna un sistema che rischia di   PAI. Elemento imprescindibile per   derare uno strumento di governance,
            lacerarsi. Con sperequazioni sem-  la riuscita del processo è l’attiva-  perché si costruisce attraverso l’indi-
            pre più evidenti e pericolose. Ades-  zione di percorsi clinico-assisten-  viduazione e la valorizzazione di tutti i
            so addirittura c’è chi vuole convin-  ziali per la fase post-acuta di ca-  componenti della filiera assistenziale,
            cerci del fatto che i cittadini che   rattere domiciliare (ADI), in strut-  indipendentemente dal loro posiziona-
            spendono per l’assistenza sanitaria   ture residenziali o semiresidenziali   mento nel percorso, contrastando lo-
            di tasca propria (solo chi può) siano   e di Assistenza Domiciliare Ospe-  giche di centralità di servizi e di pro-
            una grande opportunità per il Ssn. Il   daliera (ADO). Il tutto va concor-  fessionisti, esaltando la multi-centrici-
            rischio è che si ritorni a 37 anni fa   dato con l’Azienda Territoriale.  tà e il valore dei contributi di ognuno”.



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