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r i f l e s s i o n i









                Il caregiver del paziente oncologico





            Sono circa 9 milioni in Italia i caregiver “informali”: figli, coniugi, parenti o amici, in maggioranza
              donne, che stanno accanto a malati oncologici e con altre malattie invalidanti o grandi anziani.
           Il loro stato psichico e fisico deve però essere attentamente monitorato: il livello di stress è talmente
                        intenso che risulta difficile riuscire a reggere queste situazioni in solitudine


                                     Luciano Mignoli - Tutor Medicina Generale, Bassano del Grappa

             l partner caregiver è colui che si trova   che si instaura fra paziente e partner nel   momenti di questa gestione così com-
             nella posizione più difficile. Egli è il   caso sia una coppia che affronti la malat-  plessa recuperando così spazi di riposo
          I più preoccupato del futuro affettivo,   tia. Colpa e vergogna erano in passato   fisico e psichico. Uno studio americano
          famigliare, economico e sociale che lo   conseguenza dello stigma che portava la   pubblicato su Cancer ha scoperto che le
          attende. Anche il presente non è facile,   parola cancro come pure il timore di es-  donne con pochi legami sociali presen-
          le geometrie specie quelle affettive, so-  sere etichettati come deboli e bisognosi   tavano un rischio del 43% più elevato di
          ciali possono variare in questi casi. Ci   se si cercava aiuto.      ritorno di neoplasia mammaria rispetto a
          saranno amici che saranno fieri di ac-  I tempi sono cambiati e i vantaggi di ac-  quelle che erano socialmente ben inseri-
          compagnare chi ha la vita minacciata nel   cettare tutto l’aiuto possibile sono supe-  te. Inoltre, le donne più isolate avevano
          percorso da lui deciso, altri troppo fragili   riori alle possibili discriminazione sul lavo-  il 64% in più di probabilità di morire per
          psicologicamente per esperienze prece-  ro e nell’ambito sociale che comunque   cancro al seno e quasi il 70% in più di
          denti che si allontaneranno.       possono essere gestite altrimenti.  probabilità di morire per qualsiasi altra
          Ma con il mutare dell’atteggiamento so-  Vi è un esperimento che dimostra che   causa nel corso dello studio rispetto alle
          ciale verso la malattia oncologica, anche   anche gli animali dipendono per la vita e   donne con una ricca rete sociale. Le
          per la diffusione che ne fa ormai una   per la morte dalla loro immagine del   persone sposate hanno maggiori proba-
          patologia cronico-degenerativa quasi al   mondo. Pare che dei ratti che cadono   bilità di sopravvivere ad un cancro. E tra
          pari delle altre, muta anche la prospetti-  nell’acqua e che nuotando un po’ stabili-  i single, gli uomini hanno il 27% in più di
          va di gestione e di comportamento dei   scano che non vi è nessuna possibilità di   probabilità di morire delle persone in
          percorsi personali e famigliari. Aumenta   uscirne muoiano prima che sopravven-  coppia, mentre le donne il 19%.
          così il numero dei sopravvissuti al cancro   ga  la spossatezza  fisica.  Se invece  il   Singolari sono  i  risultati di uno  studio
          che riferiscono di una resilienza (capacità   ratto viene tirato fuori dall’acqua questo   sugli effetti della preghiera remota verso
          di resistenza e adattamento) maggiore   salvataggio porta ad un cambiamento   i pazienti ricoverati in una unità coronari-
          quando utilizzano le reti di supporto isti-  decisivo della sua immagine del mondo.   ca. I risultati furono sorprendenti, i pa-
          tuzionali (medici, psicologi, psico-onco-  Quando l’esperimento viene ripetuto il   zienti a cui veniva rivolta la preghiera
          logi, operatori sanitari, ecc) e le reti di   ratto continua imperterrito a nuotare in   avevano un miglioramento del 10% ri-
          supporto sociali di amici, parenti, vicini,   attesa  del  salvataggio  fino ad  essere   spetto ai paziente verso i quali non veni-
          volontari, ecc, rispetto ad altri che in   completamente sfinito.    va indirizzata la preghiera. Lo studio è
          passato preferivano adottare la strategia                            stato contestato in più forme, ma lascia
          difensiva del silenzio sulla malattia.   ¼ ¼  La sopravvivenza aumenta    aperta la questione di quanta influenza
          Il livello di stress per il paziente e la sua     nei pazienti con forti relazioni  può avere sui malati il pensiero positivo
          famiglia è talmente intenso che risulta                              della comunità che gli sta intorno.
          difficile riuscire a reggere questa situa-  Le persone con forti relazioni presenta-
          zione in solitudine. A livello interpersona-  no una sopravvivenza maggiore del   ¼ ¼  Caregiver informali
          le la mancanza di supporti sociali è con-  50% rispetto a chi è privo di contatti e
          siderata la causa di stress principale.   supporti esterni. Naturalmente di questi   La resilienza o coping familiare sono
          Questi supporti favoriscono l’attenuazio-  benefici ne godono anche i caregiver   le strategie adottate per gestire si-
          ne della condivisione quasi simbiotica   che possono delegare a più persone   tuazioni stressanti e dipendono da



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