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r i c e r c h e









                 Fibrillazione atriale e attività fisica:



                         una relazione causa/effetto?






               L’attività fisica è un fattore di protezione verso gli episodi di fibrillazione atriale e potrebbe
                       essere utilizzato nella pratica clinica per la gestione dei pazienti a rischio.
                               Lo suggerisce uno studio coordinato dai ricercatori dell’Iss


                 Federica Censi,  Giovanni Calcagnini,   Eugenio Mattei,  Leonardo Calò,  Antonio Curnis,  Antonio D’Onofrio,
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                 Diego Vaccari,  Gabriele Zanotto,   Loredana Morichelli,  Nicola Rovai,  Alessio Gargaro,  Renato Pietro Ricci 7
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               benefici dell’attività fisica sul si-  livelli di attività fisica sia degli episo-  stimare la sensitività e il valore pre-
               stema cardiovascolare (CV) so-  di di Fa. Infatti l’intensità di attività   dittivo  positivo  dell’individuazione
            I no ampiamente conosciuti: l’atti-  fisica è normalmente autoriportata   degli eventi cardiovascolari maggiori
            vità fisica migliora il profilo di rischio   dai pazienti, spesso facendo uso di   mediante il controllo remoto (siste-
            cardiovascolare intervenendo sul   questionari non  standardizzati.  An-  ma Home monitoring, Biotronik SE
            profilo lipidico, abbassando la pres-  che agli episodi di fibrillazione atriale   & Co. KG, Berlino, Germania).
            sione arteriosa e riducendo l’indice   sono generalmente autoriportati e   I pazienti sono stati selezionati in
            di massa corporea. Per la maggior   raramente confermati da un Ecg.   base alla configurazione del dispo-
            parte delle malattie cardiovascolari   Un altro fattore confondente che ha   sitivo e del sistema di monitorag-
            esiste una relazione dose/effetto tra   un ruolo non trascurabile negli studi   gio remoto: attivazione del mode
            l’attività fisica e l’esito di malattia:   sul lungo periodo è relativo all’effet-  switch e trasmissione del dato re-
            maggiore è la frequenza, la durata e   to delle stagioni sulle malattie CV e   lativo; memorizzazione e invio del
            l’intensità di attività fisica, maggiori   anche sulla Fa, la cui incidenza au-  numero di ore di movimento regi-
            sono i benefici sulla malattia.   menta in inverno rispetto all’estate.  strate dal sensore accelerometrico
            Riguardo la fibrillazione atriale (Fa),                            interno al dispositivo.
            tuttavia, la comunità scientifica ha   ¼ ¼  La ricerca             In figura 1 è mostrata la percentuale
            pubblicato risultati contrastanti, in                              di pazienti con fibrillazione atriale
            particolare relativamente  all’effetto   Attraverso il monitoraggio con i di-  (blu) e le ore di attività fisica (rosso)
            dell’intensità di attività fisica sulla   spositivi impiantabili cardiaci è sta-  su base giornaliera, per un periodo
            Fa. Questi risultati discordanti sono   to possibile valutare gli andamenti   di monitoraggio di 3 anni e mezzo
            principalmente dovuti alle limitazioni   sul lungo periodo dei dati clinici   (1276 giorni). I dati sono relativi a
            (che gli stessi autori dichiarano) rela-  relativi a popolazioni di pazienti. In   988 pazienti. Sia l’incidenza di Fa sia
            tive alla modalità di misura sia dei   particolare è possibile analizzare i   l’attività fisica presentano una varia-
                                              dati del numero di episodi di Fa e   bilità annuale, ma con andamenti

            1  Dipartimento Malattie cardiovascolari   del numero di ore di attività fisica   opposti: l’incidenza di Fa è significa-
             dismetaboliche e dell’invecchiamento
             Istituto Superiore di Sanità     trasmessi quotidianamente da lar-  tivamente maggiore in inverno ri-
            2  Ospedale Policlinico Casilino, Roma  ghe coorti di pazienti, per periodi di   spetto all’estate (+14.4%); viceversa
            3  Elettrofisiologia, ASST Spedali Civili, Brescia
            4  UOSD di Elettrofisiologia      monitoraggio anche di diversi anni.   l’attività fisica è significativamente
             Ospedale V. Monaldi, Napoli
            5  Dipartimento di Cardiologia    L’analisi è stata effettuata su un sot-  minore in inverno rispetto all’estate
             Ospedale Civile, Montebelluna    togruppo di pazienti del registro Ho-  (-14,7%). L’andamento delle ore di
            6  UOC Cardiologia
             Ospedale Mater Salutis, Legnago (VR)  meGuide. Il registro HomeGuide è   attività fisica mostra anche una pe-
            7  Dipartimento di Cardiologia    uno studio osservazionale multicen-  riodicità settimanale: infatti le ore di
             Ospedale San Filippo Neri, Roma
            8  Biotronik Italia, Vimodrone (MI)  trico che ha l’obiettivo principale di   attività fisica diminuiscono significa-


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